AICW – Associazione Italiana Classi Windsurf
AICW – Associazione Italiana Classi Windsurf

Dario Mocchi ITA 8080 conquista il titolo Overall

Dario Mocchi ITA 8080 conquista il titolo Overall bissando il successo del 2017. 

Prima delle donne Bruna Ferracane ITA 712

E’ ancora Dario Mocchi ad aggiudicarsi il titolo di campione Overall della stagione 2018 appena conclusasi. L’atleta categoria Master della sezione di varese della Lega Navale Italiana ha preceduto in classifica, per il podio, i due giovani fratelli categoria Youth Jacopo Renna ITA-87 e Riccardo Renna ITA-225, entrambi del Circolo Surf Torbole. Prima tra le donne è Bruna Ferracane ITA-712 del Circolo Velico Marsala. L’atleta siciliana categoria Senior, che quest’anno ha vinto il titolo italiano Slalom donne, in classifica generale è giunta tredicesima. La classifica Overall premia gli atleti che hanno partecipato almeno ad una delle competizioni del circuito nazionale AICW, attribuendo a ciascuno diversi punteggi sulla base delle gare a cui hanno partecipato, ai piazzamenti raggiunti ed ai coefficienti di difficoltà attribuiti ad ogni evento. 

Dario Mocchi
 
Secondo titolo consecutivo in bacheca, sei lo stakanovista dell’AICW
“Non ci avevo mai pensato, ma penso proprio tu abbia utilizzato il termine più corretto per definirmi. Credo di essere l’atleta col maggior numero di regate in Italia degli ultimi anni e appena scendo dalla tavola penso al presente e futuro dell’ AICW. Stakanovista è la parola perfetta, grazie per avermelo fatto notare. Dopo la doppietta di Giorgio Giorgi 2012-13 e la tripletta di Andrea Ferin 2014-15-16, anch’io ho conquistato due titoli Overall, mi sembra la storia si ripeta ed è un aneddoto interessante. Posso dire di avere qualcosa in comune con questi due grandi personaggi del mondo del windsurf che non sono i titoli, bensì la grinta di voler entrare in competizione nel maggior numero di discipline possibili. Molti regatanti sono mono-disciplina, alcuni ne fanno due o tre, ma entrano in regata solo per una di queste, è un peccato. L’unico motivo per cui sono riuscito a vincere il titolo è che ho l’obiettivo di divertirmi il più possibile sui campi di regata per stare al fianco di tanti amici, conoscerne di nuovi e migliorare nello sport più bello del mondo che vorrei fosse praticato agonisticamente su ogni specchio d’acqua, quindi da aprile a settembre ho una regata ogni due settimane. I campionati Formula sono quelli che preferisco, servono tattica e strategia ben superiori allo Slalom e per me è pura adrenalina. Poi appena è possibile, via con lo Slalom!”
Che tipo di stagione è stata il 2018 per il windsurf italiano secondo te…

“E’ una domanda complicata che va vista da un punto di vista globale (ossia di tutti gli sport a livello nazionale) e uno interno all’Associazione. Per quanto riguarda la visione globale dello sport, posso dire che ho praticato oltre una ventina di sport/passioni nella mia vita e quasi tutti soffrono di un trend negativo, quindi mi verrebbe da dire che chi ha il potere decisionale (in primis CONI e Governo) non riesce a governare il presente e il futuro dello sport in Italia. Quando poi parlo con regatanti e amici di altre nazioni (che praticano anche altri sport), allora ne ho solo conferma. Vedo quindi il windsurf italiano in una fase negativa che riflette quella nazionale, quindi il quadro non è strettamente negativo. Poi c’è il punto di vista interno all’Associazione dove per fortuna esistono 3 componenti che mi fanno ben sperare per il futuro. La prima componente è il Consiglio Direttivo che cerca di mettere in pratica strategie per la crescita e il futuro del nostro sport; la seconda è il preziosissimo aiuto delle aziende del pool (in primis RRD che ha contribuito tra l’altro al lancio del progetto giovanile); la terza è il lavoro eccellente che alcune scuole di windsurf fanno per portare nuovi regatanti (CST, Circolo 3 Ponti, WindAction Team etc.). Sono tutti tasselli fondamentali e riuscire a lavorare tutti insieme nella stessa direzione non è facile, ma posso dire che l’impegno è davvero elevato da parte di tutti”.
Che tipo di stagione è stata il 2018 in particolare per il Formula, del quale sei responsabile di settore per l’AICW? Per il 2019 cosa ti aspetti e come avete preparato il calendario? 
“Il Formula, la regata per eccellenza, è un peccato che siamo rimasti in meno di 40 regatanti attivi in Italia e col maggior numero di iscritti ad una singola regata di 20. Speravo il WGS, il mondiale di Santa Croce e l’attività dei delegati portassero nuovi regatanti. Ciò nonostante il 2018 ha visto alcuni successi, come la flotta laziale cresciuta grazie al delegato Volpini, e infatti a Vindicio verrà disputato il Campionato Italiano FW 2019. Dal 2018 abbiamo introdotto il Foil, ma solamente 3 regatanti si sono presentati, ciò nonostante in futuro credo il numero di regatanti Foil aumenterà e siccome da un punto di vista internazionale è evidente che il Foil è perfetto per le regate di flotta, tra pochi anni credo vedremo queste due discipline regatare in contemporanea, esattamente come avviene nelle altre nazioni. Non credo il Foil sostituirà il Formula nel breve, tuttavia credo che le nuove generazioni saranno più attirate dal Foil e quindi è possibile il Formula vedrà nel medio/lungo termine uno zoccolo duro, ma in un piccolo numero. Forse il più grande rammarico 2018 è aver disputato il campionato nazionale in Sardegna dove di Formulari non ne esistono. Per il 2019 abbiamo un calendario su 4 tappe che mi piace tantissimo. A maggio a Porto Corsini (Ravenna) dove saremo affiancati da Techno293 e Windsurfer per una festa incentrata sul windsurf e dove ai giovani ragazzi mostreremo le nostre armi camberate e le pinne da 70cm; ancora a maggio Torre Annunziata (Napoli) vedrà al nostro fianco i Techno293; a luglio Domaso (Como) anche qui in compagnia dei Techno293 e a settembre Vindicio (Formia) valevole anche come Campionato Italiano di specialità su 4 giorni. Insomma, come per il 2018 sarà un campionato davvero avvincente e che ha richiesto enormi sforzi, e di questo devo ringraziare come sempre delegati, Presidenti dei circoli e Consiglio Direttivo AICW. L’AICW è una grande famiglia e farne parte è uno dei più bei regali che la vita abbia da offrirci”.
Bruna Ferracane
Nel 2018, campionessa italiana slalom, vittoria dell’Italian slalom tour e la soddisfazione di arrivare prima tra le donne nella classifica Overall. Una stagione da incorniciare…
“Ciao a tutti. Sì, è stata una bella stagione. Sono soddisfatta di come ho affrontato le varie regate nonostante le condizioni meteorologiche molto impegnative. Avrei voluto partecipare a più tappe, magari anche internazionali, non tanto per il risultato ma per migliorare e fare un po’ di esperienza”.
Programmi e obiettivi per il 2019
“Intanto avrei in programma di andare ad allenarmi per qualche settimana a Tenerife insieme agli altri ragazzi. Ma devo ancora decidere quale sarà la mia nuova attrezzatura per il 2019 (forse sono un po’ in ritardo) e il periodo  degli allenamenti, perché essendo da sola a partire dalla Sicilia, come ben sapete, i collegamenti non sono dei migliori oltre che non molto economici (soprattutto per viaggiare  con l’attrezzatura). Per il resto, mi piacerebbe partecipare a più tappe possibili in Italia e fuori anche per cercare nuovi stimoli. Devo solamente fare coincidere il mio studio, lavoro ed allenamento”.
Windsurf donne. Come lo vedi il movimento in Italia e cosa si può fare di più

“Io nel mio piccolo sto cercando di far crescere il movimento nella mia zona attraverso i progetti scuola-vela. Purtroppo sono poche le bambine che riescono ad interessarsi al windsurf, perché a volte è visto come uno sport più per ragazzi che per ragazze, ma con la mia presenza femminile spero di riuscire a farle appassionare. Sicuramente a livello nazionale il numero delle ragazze è notevole tra techno 293 ed RSX e sto notando che anche nello slalom giovanile si sta movimentando qualcosa (per quanto riguarda i numeri delle ragazze). Comunque sia bisogna fare molta pubblicità già a partire dalle scuole elementari cercando di svolgere più progetti possibili con lezioni sia teoriche che pratiche coinvolgendo bambini di tutte le età”.